mercoledì 24 ottobre 2012

CLASSE S A CIELO APERTO: MERCEDES APRE LE PORTE ALLE AMMIRAGLIE SCOPERTE

Mercedes-Benz Classe S Cabriolet, foto spia (Autoevolution)

È ufficiale. Seppur sotto pesantissime camuffature, la chiacchieratissima Mercedes Classe S cabrio è stata avvistata ed immortalata in queste foto spia. Da giorni si era sparsa la voce che la Stella stesse pensando ad un’ammiraglia scoperta, ma la stravaganza dell’idea di un cabriolet da cinque metri aveva lasciato molti con un punto interrogativo. Ora ci sono le “spy shots” a conferma della sua reale esistenza . Mercedes si conferma quindi ancora una volta pioniera ed esploratrice di segmenti ignoti: dopo la CLS Shooting Brake, ecco un altro segmento ancora fertile. Sicuramente la Classe S cabriolet, che avrà una capote in tela, non debutterà prima del prossimo anno e quindi, con buona probabilità, sarà una delle versioni disponibili della nuova generazione. La concorrenza a questa Mercedes è, per ora, molto esigua. Cabriolet di queste dimensioni si contano sulla punta delle dita: pensiamo a Bentley Continental GTC e BMW Serie 6 cabrio, anche se sono vetture completamente differenti come concetti di base. 

Rendering Mercedes-Benz Classe S Cabriolet
Sarà molto interessante quindi vedere come le Case, ed in particolare Audi e BMW, reagiranno a questa sfida. Pensare ad un’Audi A8 o ad una Serie 7 a cielo aperto è difficile. Ma lo era anche per la Classe S, che presto sarà realtà.

Edoardo

martedì 23 ottobre 2012

LANCIA THEMA: RITORNO (FALLITO) ALLE ORIGINI DEL MITO. IL PUNTO DAL LANCIO DI GINEVRA 2011 AD OGGI

Nuova Lancia Thema
Thema. Pronunciando questo nome vent’anni fa si faceva riferimento all’eccellenza tutta italiana racchiusa nell’eleganza dell’ammiraglia Lancia. Pronunciandolo oggi, si rischia di fare riferimento ad un grande punto interrogativo che si estende da Torino a Detroit. Si parla di un tentativo, più italiano che americano, di ritornare all’eccellenza. Quel signore da venti milioni l’anno, quello che porta sempre il maglione blu per intenderci, ha provato a intraprendere questo progetto ambizioso a modo suo. È partito da una Chrysler, la 300C, e l’ha ”europeizzata”. Ne è uscita una berlina, ammiraglia per dimensioni più che per qualità. Marchionne ha deciso di puntare sulla competitività, lanciando la sua Thema a prezzi da 41.600 euro con il motto “un’ammiraglia che costa meno di A6, Serie 5 e Classe E.” È vero, la Thema costa sensibilmente meno - una tedesca con gli stessi accessori cosa almeno 65 - 70 mila euro - ma si può parlare di competitività quando, comparando due automobili simili, una costa meno dell’altra. E se andiamo ad esaminare nel dettaglio questa lancia Thema troviamo un navigatore che ogni tanto perde la testa e comincia a blaterare frasi senza senso, particolari degli interni poco curati e tanta plastica. Per non parlare delle specifiche tecniche. Mentre in Germania si avanza alla velocità della luce verso propulsori diesel super efficienti con cambi a doppia frizione a “Det-rino” montano sulla Thema, sviluppata sul pianale della Classe E di due generazioni fa, un 3.000 cc con cambio sequenziale a 5 rapporti datato 1997 (ex progetto Mercedes). È quindi questo, per chi non lo sapesse, che si cela dietro l’imponente livrea della nuova Lancia Thema, forgiata da fari xeno e cerchi da 20’’.  
I dati di vendita dal lancio a Ginevra nel 2011 a oggi rispecchiano quello che la macchina è.  Qulache esemplare destinato ai servizi governativi, le auto blu per capirci, e poco altro. Traccie della Lancia Thema sulle nostre strade non ce ne sono. E la crisi nera del mercato dell’auto non è giustificazione sufficiente per questo flop. 
La cosa più preoccupante è che Lancia Thema rischia di essere lo specchio dell’azienda del Lingotto. Sebbene abbia avuto più successo, anche il Freemont, segue le stesse logiche di produzione: azzerare i costi di ricerca e innovazione e appendere il marchio Fiat su Chrysler secolari. Logiche che, alla luce del successo di Volkswagen, appaiono folli. Ma se Marchionne è al vertice della Fiat e percepisce un compenso mensile che un comune mortale non ammucchia in una vita, qualcosa ci saprà fare. Attendesi con ansia risultati operativi, egregio Pullover Blu.


Edoardo

venerdì 19 ottobre 2012

AUDI E A.C. MILAN FIANCO A FIANCO ANCHE QUEST’ANNO: ECCO LE AUTO DI STAFF E CALCIATORI ROSSONERI PER LA STAGIONE 2012/2013





Audi è azienda leader e simbolo di eccellenza nel settore automobilistico. E proprio in virtù di questo è sempre stata legata da partenership con altre aziende premium. In particolar modo, nel mondo del calcio italiano, i quattro anelli sono storicamente vicini all’A.C. Milan, di cui appunto Audi è uno dei main sponsor. Proprio come uno sponsor di alta moda impone che vengano indossati i suoi capi, la sponsorship di Audi prevede, tra l’altro, che dirigenza, staff e squadra rossoneri utilizzino vetture marchiate Inglostadt. 

Audi e A.C. Milan sono giunti al settimo anno di collaborazione, festeggiato ieri, 18 ottobre, all'Autodromo di Monza. Proprio qui si è tenuta la consegna delle vetture per la stagione 2012/2013. Ogni membro naturalmente ha scelto modello e versione che più preferisce tra quelle offerte dalla gamma Audi. 
Ecco la lista ufficiale nome per nome delle vetture cosegnate da Audi ad A.C. Milan:

DIRIGENZA

Galliani Adriano _______________ A8 4.2 TDI
Allegri Massimiliano ___________ A6 Avant 3.0 TDI 313 CV
Tassotti Mauro _______________ Q5 3.0 TDI

GIOCATORI

1)   Abate Ignazio _____________ A8 4.2 TD 
2)   Abbiati Christian ___________ Q5 3.0 TDI
3)   Acerbi Francesco __________ A8 4.2 TDI
4)   Ambrosini Massimo ________ S6 Avant 4.0 TFSI 420 CV
5)   Amelia Marco _____________ A6 Allroad 3.0 TDI 313 CV
6)   Antonini Luca _____________ A6 Avant 3.0 TDI 313 CV
7)   Boateng Kevin Prince _______ S8 4.0 TFSI 520 CV
8)   Bonera Daniele ____________ A6 Avant 3.0 TDI 313 CV
9)   Constant _________________ RS5 4.2 FSI
10) De Jong Nigel _____________ A8 4.2 TDI
11) De Sciglio Mattia ___________ A3 1.8 TFSI
12) El Shaarawy Stephan ________ A3 1.8 TFSI
13) Emanuelson Urbi ___________ S7 Sportback 4.0 TFSI 420 CV
14) Flamini Mathieu ____________ S6 Avant 4.0 TFSI 420 CV
15) Gabriel Ferreira ____________ A6 Avant 3.0 TDI
16) Krkic Bojan _______________ Q5 3.0 TDI
17) Mesbah Djamel ____________ A6 Avant 3.0 TDI 313 CV
18) Mexes Philippe ____________ RS4 Avant 4.2 FSI
19) Montolivo Riccardo ________ A6 Avant 3.0 TDI 313 CV
20) Muntari Sulley _____________ A8 4.2 TDI
21) Nocerino Antonio __________ S6 Avant 4.0 TFSI 420 CV
22) Pato Alexandre ____________ RS4 Avant 4.2 FSI
23) Pazzini Giampaolo _________ S6 Avant 4.0 TFSI 420 CV
24) Robinho De Souza _________ S6 Avant 4.0 TFSI 420 CV
25) Traorè Bakayake ___________ A6 Allroad 3.0 TDI 313 CV
26) Yepes Mario ______________ Q7 4.2 TDI
27) Zapata Cristian ____________ A6 Avant 3.0 TDI 313 CV


Dando uno sguardo alla lista ufficiale diramata ieri in serata, questa colpisce subito per due particolari. In primis, non è stata consegnata nessuna RS3. Curioso, essendo questea una delle auto più giovanili e allo stesso tempo sportiva dell’offerta Audi. In secondo luogo, si notano tante scelte per l’ammiraglia Audi A8. E la domanda sorge spontanea: escluso  Adriano Galliani, che cosa se ne fanno questi ragazzi di una “nave da crociera” da rappresentanza?! Rispettando comunque ogni gusto ed esigenza, credo che la scelta migliore l’abbiano fatta Mexes e Pato con la nuova e favolosa RS4 Avant.  

E voi, cosa ne pensate? Chi ha fatto le scelte migliori?

Concludiamo dicendo che queste auto, alla fine della stagione, quindi tra pochi mesi, saranno restituite alla casa e vendute come auto di appena qualche migliaio di chilometri (solitamente sono utilizzate solo per andare e tornare dagli allenamenti) a prezzi sensibilmente inferiori rispetto al nuovo. Se siete in qualche modo vicini all’A.C. Milan o avete un vostro “aggancio” in società e, conditio sine qua non, se ve lo potete permettere, fateci un pensierino...sono Audi sempre molto ben prese!



Edoardo

mercoledì 17 ottobre 2012

AUDI E BMW: WORK IN PROGRESS PER LE NUOVE Q7 E X5

Si continua a lavorare arduamente in Germania. Specialmente a Inglostadt e a Monaco, dove stanno pensando a come contrastare uno dei SUV più belli ed amati dal popolo automobilistico europeo: la Mercedes Classe M. Proprio l’ML della Stella, che vanta numeri da record - circa un milione e trecentomila esemplari venduti nel mondo dalla sua nascita nel 1998 - è appena giunta sul mercato con la sua nuova generazione. Non è più quel fuoristrada vero della prima generazione, ma una sorta elegante famigliare rialzata con possibilità di fare anche un po’ di sterrato se dotata dei vari pacchetti offroad necessari. La vera rivoluzione però, che ha fatto la differenza soprattutto qui in Italia, è stata l’introduzione sull’ML del famoso propulsore di 2.2 litri diesel da 204 cavalli (ML 250 BlueTEC), che ha permesso agli amanti del SUV di non dare troppo nell’occhio fiscalmente, visto e considerato che tutti i possssori di auto con cilindrata maggiore o uguale di 3.000 cc sono, oggi più che mai, soggetti esposti a possibili controlli fiscali. 
Proprio sulla scia del successo dell’ML, Audi e BMW sono chiamate a rinnovare i loro “bestioni”: BMW con l’X5, le cui linee cominciano ad apparire un po’ retrò nonstante il restyling e Audi, alle prese con un Q7 obsoleto e completamente indietro rispetto alla nuova linea dei modelli di Inglostadt. Qualcosa di nuovo ci si aspetta, e dovrebbe arrivare, nel prossimo 2013. 

Muletto BMW X5
BMW: la casa bavarese sembra più avanti di Audi nello sviluppo del suo nuovo SUV. Foto spia di una nuova X5 circolante su strade sono apparse on line già da agosto-settembre di quest’anno. La nuova BMW X5 dovrebbe crescere nelle dimensioni per distaccarsi dalla sorella più piccola X3 che nella sua ultima edizione è diventata notevolmente più grande. I posti a sedere disponibili potrebbero quindi passare da cinque a sette, con gli ultimi due a scomparsa nel vano bagagli. In questo modo BMW X5 potrebbe fare concorrenza in un colpo solo sia alla Mercedes ML che alla più grande Classe GL. 
QUATTRO CILINDRI: Le novità importanti arrivano soprattutto dal cofano. Sotto di esso infatti pare che BMW - e questo mi è stato anticipato con discreta sicurezza dai venditori della concessionaria BMW Parma Motors - adotterà anch’essa come Mercedes, per il medesimo motivo, un quattro cilindri del tutto simile a quello disponibile per la Classe M. Arriverà poi, oltre ai tradizionali V6 e V8 diesel e benzina, un propulsore ibrido; quindi la canonica versione M Sport con il V8 4.0 di 560 CV.
Difficile ipotizzare il lancio di BMW X5 già a Ginevra nel marzo 2013. Più facile credere che BMW voglia presentare uno dei suoi modelli di punta in casa propria, in settembre a Francoforte. Il tutto per un lancio in grande stile.

Muletto Audi Q7
AUDI: Più indietro sullo sviluppo del nuovo SUV pare invece Audi, che secondo indiscrezioni introdurrà però novità importanti sul nuovo Q7. Muletti del futuro SUV dei quattro anelli se ne sono visti in Germania, ma sono perfettamente identici all’attuale modello. Impossibile quindi immaginare l’aspetto estetico, se non rifacendosi ai modelli attuali della Casa. Sembra però, sempre da voci indiscrete, che Audi introdurrà sul Q7 un telaio composto in alluminio unito ad altri materiali come magnesio, acciaio e fibra di carbonio. Questo dovrebbe ridurre la massa del nuovo SUV fino a 400 a chilogrammi rispetto all’attuale modello, che ne pesa 2710. Audi dimostra quindi ancora una volta di saper sfruttare al meglio sui modelli in serie tutte le tecnologie sviluppate nelle varie edizioni della 24 ore di Le Mans. Il Q7 dovrebbe poi essere più compatto rispetto all’attuale versione e adottare motorizzazioni più parche nei consumi. Che sia in arrivo anche a Inglostadt un Q7 quattro cilindri? Ancora non si sa e, probabilmente, non si saprà fino al 2014, anno prima del quale Audi non dovrebbe presentare il nuovo modello. 

COSA COMPRARE OGGI: Conoscendo le grosse novità in arrivo, è consigliabile, sia per prestazioni che per svalutazioni, non acquistare un Q7 oggi. Stesso discorso, seppure meno accentuato, vale per X5. Entrambi potrebbero svalutarsi tanto nel giro di poco. 
Se volete un SUV oggi, consigliatissimi l’affascinante Mercedes Classe M e la Volskwagen Touareg, che vanta un gran bel look ed un ottimo rapporto qualità-prezzo.


Edoardo

sabato 13 ottobre 2012

BMW SERIE 4 GRAN COUPÉ: ARRIVO IMMINENTE PER LA SPORTBACK BAVARESE

Muletto BMW Serie 4 Gran Coupé

Le voci si rincorrono con insistenza crescente di giorno in giorno. Foto spia di una quattro porte vengono diffuse dal sito americano Motorauthority. Sembra tutto pronto per l’arrivo entro pochi mesi della nuova sportback targata BMW: è la Serie 4 Gran Coupé, sorella più piccola della imponente Serie 6 Gran Coupé.
Nonostante la sigla 4, inesistente fino ad ora nel parco modelli BMW, possa far pensare ad un nuovo segmento, la Serie 4 non rappresenterà altro che le versioni più sportive della Serie 3: vi saranno infatti la Serie 4 Gran Coupé e cabriolet, che con ogni probabilità saranno declinate successivamente anche nelle versioni più performanti M Sport. 
La futura BMW Serie 4 Gran Coupé andrà a concorrere direttamente con l’Audi A5 Sportback. Dopo aver preso spunto dall’Audi A7, BMW si rifà quindi ancora una volta alle vetture di successo di Inglostadt, clonandone una propria versione.
La BMW Serie 4 Gran Coupé, già avvistata non solo per le strade di Germania ma anche in pista al Nurburgring, potrebbe adottare solo le motorizzazioni più potenti della gamma Serie 3. Parliamo del nuovo e divertentissimo benzina di 2 litri e 245 cavalli, capace di uno scatto da 0-100 in poco più di 6 secondi su Serie 3 Touring, e dei 3 litri. Di questi ultimi due saranno a gasolio dove il V6 sarà declinato nelle versioni da 258 CV (3.0d) e 313 CV (3.5d) e uno sarà il benzina da 306 CV. Tutte le versioni disponibili naturalmente con il già acclamato cambio ZF a 8 rapporti.
Render BMW Serie 4 Gran Coupé
Il look della nuova Serie 4 Gran Coupé è ancora tutto da scoprire, le pesanti camuffature non permettono infatti di capire molto se non a grandi linee. Per quanto riguarda la guida il divertimento sarà assicurato su questa come su ogni BMW. 
Quando la gamma Serie 3 - 4 sarà a regime, prepariamoci a fare confusione sui nomi. Arriveranno infatti, oltre alla coupé anche una versione GT, una cabriolet e un crossover leggermente rialzato.
La BMW Serie 4 Gran Coupé potrebbe essere presentata già a Ginevra 2013, che si appresta ad essere una grande, grandissima edizione della kermesse svizzera. Per ora ci pensano i render a metterci un po' di acquolina in bocca!



Edoardo

giovedì 11 ottobre 2012

AUDI RS 6: IL MOSTRO DI INGLOSTADT STA ARRIVANDO...


RS 6. Un nome, una storia. Da alcuni anni Audi RS 6 rappresenta il fiore all’occhiello made in Inglostadt. È la più potente in casa Audi. Più potente di R8 , più potente della grande ammiraglia A8 W12. Persino più potente - perdonate il gioco di parole - del diesel più potente al mondo vincitore a Le Mans e montato su Audi Q7 6.0 TDI. L’Audi RS 6 sfodera 580 impressionanti, mostruosi, affascinanti cavalli. 
Audi RS 6 Avant render
NUOVA RS 6: La nuova Audi RS 6 è in dirittura d’arrivo. La vedremo presto, sarà presentata tra una manciata di mesi al Salone di Ginevra 2013. Rispetto al modello precedente la futura RS 6 si rivoluziona non solo nel look, che si ispira alla nuova A6, ma anche e soprattutto sotto il cofano. I 580 cavalli non sono più erogati dal V10 aspirato di 5 litri, bensì da un’inedita versione super potenziata del 4.0 V8 FSI biturbo sviluppato con Bentley e già presente su S8. Rispetto all’antenata quindi, meno 1200 cc e meno due cilindri per la Renn-Sport più attesa. Un downsizing che riduce consumi ed emissioni lasciando invariata la potenza disponibile e portando la coppia a, udite bene , 699 Nm. In più la nuova RS 6, in linea con la sua filosofia di auto per l’utilizzo quotidiano, adotterà la nuova tecnologia Cylinder on Demand sviluppata da Audi e già disponibile su S6, S7, S8. Questa tecnologia riduce ulteriormente i consumi utilizzando solo quattro cilindri, anziché tutti e otto, quando la nostra guida non richiede tutta l’enormità di potenza a disposizione. Per intenderci, quando ci troveremo imbottigliati nel traffico cittadino delle ore di punta, la nostra RS 6 viaggerà con mezzo motore acceso e mezzo a riposo. Un bel vantaggio. Qualora poi volessimo scattare ad un semaforo i 580 cavalli saranno sempre li a scalpitare, vogliosi come non mai di erogare tutta la loro potenza. 
BERLINA E AVANT: Audi RS 6 verrà tradizionalmente prodotta nelle versioni Berlina e Avant, con la seconda di gran lunga quella di maggior “appeal” e quindi la più richiesta dalla clientela. 
SENZA RIVALI: Diciamolo, per Audi RS 6 di concorrenti, in questo segmento, ve ne sono ben poche. Parliamo esclusivamente di Mercedes E63 AMG e BMW M5. Tuttavia la prima non ha mai convinto e l’unica vera potenziale rivale, BMW, si è inspiegabilmente tagliata le gambe da sola mettendo fuori produzione la versione Touring della M5. Potremmo quindi dire che l’Audi RS 6 è un pezzo unico nel genere delle famigliari super sportive. Ma non è un problema, quest’auto è stata e sarà - vado in sicurezza - una vettura straordinaria: dentro, fuori e sotto il cofano. I muletti girano già da tempo sia sulle strade tedesche che nei circuiti, in particolare al Nurburgring. Il lancio è imminente. Cara Audi RS 6, ti aspettiamo con ansia.

Sopra: Audi RS 6 Avant, muletti in pista
Personalmente, considero questo segmento, e in particolare l’Audi RS 6, il miglior compromesso che si possa trovare in un’automobile. L’Audi RS 6 offre la comodità, la praticità e il comfort di una famigliare unità alla sportività, alla potenza e al piacere di guida di una super sportiva. Il tutto sintetizzato in un’estrema sobrietà estetica e con la possibilità di gestire la potenza del motore utilizzando il Cylinder on Demand ed abbassare così i consumi, peraltro già ridotti. 
PREZZO: L’Audi RS 6 è offerta ad un prezzo, per chi se la può permettere, tutto sommato ragionevole: 112.000 euro circa. Certo, acquistare auto del genere di questi tempi, è per pochissimi. Ma voi pochissimi, venite a Ginevra e fateci un pensiero. Vi troverete tra le mani il volante di un qualcosa di straordinario, una delle migliori e più affascinanti automobili che si troveranno tra qualche mese sulle nostre strade. Guidare un RS 6 sarà un’emozione unica, nuova per chi non l’ha mai avuta, rinnovata per chi riconfermerà la sua fedeltà al modello. 

Ah, dimenticavo. Non ho parlato dello 0-100. Dati ufficiali non esistono. Ma la nuova S6 lo brucia in 4"9. E ha un turbo e 180  cavalli in meno della sorella maggiore. Provate a immaginare...


Edoardo 



N.B. Come avrete certamente capito, questa è una delle mie auto preferite. Ampio spazio gli dedicherò quindi tra qualche mese, quando avverrà la presentazione ufficiale a Ginevra.

lunedì 8 ottobre 2012

IL LUSSO PORTATO ALL’ESSENZIALE: BMW SERIE 1


Riprende oggi il nostro viaggio tra le magnifiche tre compact car tedesche. Dopo la prima tappa, che ha visto la presentazione di Mercedes Classe A, ripartiamo da Monaco per vedere la nuova BMW Serie 1, accingendoci così a raggiungere il mezzo del nostro percorso.

Trattandosi tra le tre tedesche l’unica ad essere già sul mercato, partiamo con il dire che la nuova BMW Serie 1, presentata solo un anno fa a Francoforte, ha già registrato un discreto successo. 
Rispetto all’antenata di grandissimo successo che è andata a rimpiazzare, la nuova Serie 1 non si stravolge né esteriormente né negli interni. Ora però troviamo un’auto più spaziosa, più attenta ai consumi e con un look più “lussureggiante”. 
ESTERNI: Esternamente la nuova 1 si adatta alle nuove linee BMW, caratterizzata dalle svariate cromature frontali, posteriori e laterali. Il frontale, che trova i nuovi fari a Led di forma quadrata a luce bianca-blu (optional) e non più rotondi a luce gialla, è nel complesso leggermente rialzato e mette ancor più in risalto la classica doppia mascherina centrale. Il posteriore invece ricorda molto il modello precedente se non per la maggior larghezza e la nuova fanaleria. Scarico cromato di serie per tutte le versioni, a una o due uscite in base alla motorizzazione. 
INTERNI: Per quel che riguarda gli interni, ci sono veramente poche parole da spendere. Caratterizzati da un estrema essenzialità, forse troppa per questi prezzi, rimane comunque nel classico stile BMW. Solita plancia con radio chilometrica, solito cruscotto, solito stile. Novità solo nel sistema di navigazione (a richiesta) e nella leva del cambio automatico, elementi per altro simili a tutti gli altri modelli della gamma. Insomma, estremizzando il concetto, possiamo dire che al di la delle dimensioni, comprare una Serie 1 e comprare una Serie 3,5 o 6 non fa poi quella gran differenza. Stessi concetti, stessi materiali. Che in termini assoluti risulta un vantaggio per la più piccolina, che come possiamo provare salendovi a bordo, vanta materiali di primissima qualità, il comfort di una famigliare e il piacere di essere su una BMW. Una bella sensazione!
VERSIONI: niente più Eletta, Futura, Attiva. Le nuove BMW cambiano nome anche nelle versioni. Per la Serie 1, oltre al modello base Unique, già piuttosto accessoriato soprattutto per ciò che riguarda la sicurezza attiva e passiva,  sono disponibili la versione Sport, dotata di sospensioni sportive e look M, e la versione Urban, più orientata allo stile classico.
MOTORIZZAZIONI: La gamma di motori a disposizione è molto ricca, sia tra i benzina che tra i diesel. 
BENZINA: L’entry level del benzina è il 114i, poco performante con i suoi soli 102 cavalli. Appena sopra troviamo il 1600 da 136 cavalli, declinato anche nella versione 118i da 170 cavalli. Quest’ultima decisamente intrigante: 0-100 in soli 7,4 secondi e 225 km/h di velocità massima. Grandi numeri a fronte di consumi decisamente ridotti, 5,8 litri per 100 km.
DIESEL: Tra i diesel, per ovvie ragioni economiche i più venduti in Italia, l’entry level è il 116d, che mette a disposizione 116 cavalli. Se si cerca qualcosa di più brillante però dobbiamo andare al 118d (143 CV e 260 Nm) e alla 120d, vera e propria regina per prestazioni e prezzo. Il motore di questa versione è il classicissimo ma molto performante 2.000 da 184 cavalli. Lo 0-100 è bruciato in 7,2 secondi e la velocità massima è di 228 km/h. Tutto a fronte di consumi ridottissimi: più di 20 chilometri con un litro di gasolio (dichiarati).
Per chi cerca invece l’emozione più pura vi sono le due motorizzazioni top di gamma. Il 2.000 diesel spinto a 218 cavalli (125d) e l’M1, siglata M135i, con il 3.000 benzina da 340 cavalli. Assetto dedicato, doppio terminale di scarico separato, tanta coppia e tanta grinta. 0-100? Cinque secondi e uno. Audi RS3 e A45 AMG sono avvisate. 
Per tutti le versioni disponibile, a richiesta, il favoloso cambio Steptronic automatico a 8 rapporti. Rapido e preciso. Consigliato.
Serie 1 World Premiere, Francoforte '11
I prezzi spaventano e piacciono poco. Si parte da poco meno di 24mila euro per la 114i 3 porte fino ad arrivare ai 44mila della M135. Nel mezzo prezzi per tutti i gusti, con la super consigliata 120d a 32mila euro. Se a queste cifre aggiungiamo però i prezzi per qualche sfizio opzionale, vedremo il conto lievitare vertiginosamente fino a prezzi folli come 45-50 mila euro per una Serie 1 125d 3 porte. Ma questa è la BMW e questi sono i suoi prezzi. Scommettiamo che i fedelissimi e gli amenti del marchio prenderanno, qualcun altro lascerà e continuerà a sognarla.

MI PIACE: 

MOTORI: disponibilità vastissima e per ogni utilizzo. Da chi desidera una parca guida cittadina alla a chi cerca una guida racing pura.
COMFORT INTERNO: lo spazio è aumentato e si sente. L’abitacolo è spazioso, ben rifinito. Tutto giova ad un comfort di guida molto elevato

NON MI PIACE: 

SVALUTAZIONE: le Serie 1, specialmente le versioni più brillanti hanno sempre registrato forti deprezzamenti. Riempire la macchina di optional potrebbe risultare in termini economici poco rilevante quando si tratterà di vendere. In particolar modo se parliamo di 125d e M135i.
POCHI CAMBIAMENTI RISPETTO ALL’ANTENATA: un nuovo modello che pare più un restyling. Bella si, ma forse si poteva osare di più.

RISPETTO AD AUDI A3 E MERCEDES CLASSE A: qualità curata al minimo dettaglio. Il lusso che respiri dentro una BMW non lo cogli nelle concorrenti. Di contro i motori. Specialmente riguardo ai diesel, BMW li "pompa" molto e per questo risultano estremamente performanti e divertenti. Talvolta però fanno i birichini e si rompono dopo pochi chilometri...e allora sono guai!

VOTO COMPLESSIVO (MAX 5 STELLE): ★ ★ ★ ½


Edoardo




venerdì 5 ottobre 2012

DEMONIZZAZIONE DEI SUV: CRITICHE A PRIORI AD UN SEGMENTO CHE FA GOLA A TANTI

Con quest’articolo si apre la nuova sezione del blog dedicata alle rubriche. Qui tratteremo svariati temi riguardanti il mondo dell’auto cercando di stimolare il lettore a commenti, apprezzamenti e critiche. 

I SUV: Oggi parliamo di un tema molto in voga da alcuni anni a questa parte: il SUV, veicolo estremamente discusso sotto più punti di vista: etico, morale, della sicurezza.
Fonti statistiche mostrano come buona parte dell’opinione pubblica consideri i SUV come mezzi ingombranti, inutili, inquinanti più delle altre vetture e vede nei “suvvisti” guidatori maldestri che si sentono a bordo di un X5 o di un Q7 come fossero a due passi dal cielo. 
Premesso che ognuno ha e deve avere la propria idea in merito, credo che categorizzare così negativamente un segmento di successo come quello dei SUV sia riduttivo e scorretto. 
UN PO' DI STORIA: Lo Sport Utility Vehicle nasce, seppur con altre diciture, più di quarant’anni fa. Risale al 1970 l’uscita del primo veicolo realizzato associando alle caratteristiche di una vettura da strada le tecniche di un fuoristrada. È il Range Rover, nato come incrocio tra Rover e Land Rover. Range che in questi anni ha rappresentato il fascino inglese in Italia e nel mondo, diventando tra l'altro il vettore ufficiale dei Reali d'Inghilterra. Benché quindi il SUV esista da quasi mezzo secolo, il mito negativo è nato solo in questi ultimi anni, quando anche le principali case tedesche si sono lanciate in questo segmento. 
IL SUV OGGI: Oggi i SUV rappresentano uno dei segmenti di maggior rilievo del mercato automobilistico. Lo sottolineano i dati di vendita e il fatto che con il passare degli anni sempre più case si sono e si stanno lanciando in questo segmento. Ma perché i SUV hanno così successo? Innanzitutto i SUV sono vetture molto belle e affascinanti che fanno gola a tanti. Chi può permetterselo e lo desidera è quindi giusto che se lo comperi. In più i SUV sono alti e spaziosi. E altezza e spazio in una macchina significano comodità. Infine essi “fanno immagine”: senza moralismi, a molti piace o piacerebbe farsi vedere alla guida di un potente X6 o di una nuova ML, tanto per citarne due.
Visti i principali motivi per cui potremmo comprare un SUV, spuntiamo ora uno ad uno quelli che sono i temi che animano la critica dei "NO SUV":
  • i SUV inquinano troppo l’ambiente rispetto alle altre vetture. Ora, questa assunzione ad un primo sguardo potrebbe sembrare corretta. Scientificamente la emissioni di CO2 sono determinate in rapporto al motore e al peso del mezzo. Una Audi RS6 con motore 5.0 emette quantità di CO2 estremamente superiori a quelle di un SUV 3.0. Ma passiamo ai dati e analizziamo le emissioni di CO2 dei cinque SUV più venduti*:
          Audi Q7 3.0 TDI QUATTRO          189 g/km
          BMW X5 3.0d xDrive                    195 g/km
          BMW X6 3.0d xDrive                    195 g/km
          Mercedes ML 350 BlueTEC          179 g/km
          Volkswagen Touareg 3.0 TDI        189 g/km

Ora delle 6550 auto disponibili sul mercato tra vari modelli e allestimenti, vi sono circa 900 automobili che emettono quantità di CO2 superiori ai SUV più colpiti dalla critica. E, cosa più imbarazzante, tra queste 900 autovetture la maggior parte sono berlinoni, piccole sportive, sportive e famigliari potenti che spesso vediamo girare tra le vie delle città. Solo per citarne qualcuna e farci un idea, parliamo di: Audi S7, A8, R8, BMW Serie 5,6,7, Mercedes AMG (tutte), Classe S,G, Porsche Panamera e tante altre.
  • con i SUV si rischia di fare più incidenti. I SUV sono vanno mediamente più piano delle corrispondenti berline/famigliari che montano i medesimi motori. In più, a chi critica la scarsa visibilità va ricordato che i SUV moderni, come tutte le altre vetture, sono dotati di ogni tipo di sensore e telecamere in grado di segnalare qualsiasi presenza intorno al mezzo durante le manovre. L'unico punto debole nei SUV nell'ambito della sicurezza sta nel fatto che, in caso di incidenti con altre vetture, potrebbero causare maggiori danni viste le loro dimensioni.  Ma lo stesso accadrebbe in un incidente tra una vettura e un camion o una corriera, tra uno scooter e una macchina. Vi sono le medesime proporzioni.
  • chi guida il SUV si sente a due passi dal cielo. questa deduzione è indimostrabile scientificamente e quindi fanno fede le singole esperienze di ognuno. Personalmente ho visto fare manovre e parcheggi al limite della legalità da qualsiasi tipo di veicolo: dalla supersportiva, alla vecchia Golf “truccata”.  E perché no, anche dai SUV alle volte.

Concludendo, credo che la demonizzazione dei SUV non sia una pratica che trova giustificazione nei motivi che vengono loro opposti, bensì da qualche altro scopo a me oscuro. Che sia forse invidia? Chi lo sa...a voi la sentenza!



Edoardo


*Fonti consumi CO2: Quattroruote

giovedì 4 ottobre 2012

L’ITALIA A PARIGI 2012: PANDA 4X4 PER L’OFFROAD, ABARTH PER L‘ASFALTO PIÙ PURO


Giunto alla sua ottantunesima edizione, il Salone di Parigi si conferma appuntamento fisso per le case automobilistiche di tutto il mondo. L’importanza della kermesse parigina è sottolineata dai numeri che essa porta con se: oltre un milione e duecentomila visitatori all’edizione del 2010, record a livello mondiale (bisogna sottolineare che la fiera di Parigi rimane aperta due settimane e non una, come invece accade a Ginevra e a Francoforte). E sebbene il mercato dell’auto stia attraversando un periodo piuttosto buio, i dati di questa edizione non si discosteranno di molto dai precedenti. Proprio per la alta visibilità che offre, il Salone è stato ed è tutt’ora utilizzato dalle case come trampolino di lancio di nuovi modelli. Non eccede alla regola nemmeno Fiat, marchio rappresentativo dell’automobile in Italia, che a Parigi ha portato novità un po’ per tutti i marchi del gruppo. Principalmente ci riferiamo a Fiat Panda 4x4 e Abarth 595 Competizione e 695 E.M.

PANDA 4X4: Partiamo dall’offroad compatta di Fiat, la Panda 4x4, un bestseller del Lingotto. Dopo trent’anni dall’uscita del primo modello e tre diverse generazioni, Panda 4x4 ritorna rinnovata nel look e nelle tecniche. Esteticamente l’auto riprende i concetti della Panda base, le cui linee si rifanno in maniera quasi fastidiosa a geometrie quadrate. Troviamo queste forme ovunque: dal volante ai sedili, al cruscotto, alla radio, alla leva del cambio. Auto poco idonea a chi cerca negli interni un tocco di fantasia e creatività. Esternamente notiamo il classico allestimento riservato alle offroad: fiancate e paraurti anteriore e posteriore rinforzati in plastica dura protettiva, cerchi da 15 pollici dedicati. 
TECNICHE: Sebbene quest’auto, l’avrete compreso, non faccia impazzire per il suo look, per ciò che riguarda le caratteristiche tecniche non le si può eccepire nulla. Un vero fuoristrada. La trasmissione Torque on Demand è in grado di ripartire la trazione sui due assali anteriore e posteriore in funzione dell’aderenza. Vuol dire che, se in particolari condizioni, due ruote dovessero perdere aderenza o slittare, il sistema elettronico redistribuirà automaticamente e in maniera più efficace la trazione. In più, la nuova Panda, è dotata dell’ELD, acronimo di Electronic Locking Differential. Questo sistema aiuta il guidatore nelle partenze difficoltose  togliendo potenza alle ruote più in difficoltà. 
MOTORI: Le motorizzazioni consegnano al pubblico Fiat una novità: 0.9 benzina Twinair turbo da 85 cv, in alternativa al 1.3 Multijet da 75 cv. Non bellissima ma versatile, comoda, eccellente nell’offroad, abbastanza econmica (circa 13.500 euro). È nuova Fiat Panda 4x4, fateci un pensiero.

ABARTH: Di tutt’altro genere ciò che vediamo adesso. Se prima ci siamo concentrati sul fuoristrada, ora passiamo in rassegna la parte più sportiva del gruppo torinese e, più precisamente, guardiamo alle nuove 500 Abarth 595 Competizione e 695 Edizione Maserati. Lo storico reparto corse Fiat, dopo aver riaperto i battenti qualche anno fa con i nuovi modelli di Punto e 500, rinnova l’offerta della più piccolina con due nuovi allestimenti: Abarth 595 Competizione e Abarth 695 Edizione Maserati: due gioiellini per look e prestazioni. 
595 COMPETIZIONE: La 595 Competizione è dedicata a chi l’asfalto lo sente scorrere nelle vene. È un vero e proprio bolide. Il solito 1400 turbo a quattro cilindri in linea è portato ora a 160 CV di potenza massima, raggiunti a 5500 giri. Tradotto in prestazioni significa uno scatto da 0 a 100 km/h in 7.4 secondi e 210 km/h di velocità massima. Niente male per una 500. Anche il look della 695 è particolare, con assetto tutto propenso alla sportività, cerchi Abarth da 17 pollici diamantati e quattro terminali di scarico. La 595 competizione è disponibile sia coupé che con capote in tela e sia con cambio manuale che con cambio automatico a 5 rapporti elettroattuato.
695 EDIZIONE MASERATI: L’Abarth 695 Edizione Maserati possiamo invece definirla un pezzo da collezione. Di questo esemplare colpisce particolarmente il look “elegance” esteriore , sotto il quale però si nasconde una bomba da 225 orari! La 695 Edizione Maserati è stata realizzata in occasione del trentesimo anniversario della Mille Miglia e conta solamente 499 esemplari. 
Esternamente la linea riprende i concetti del marchio del tridente cui è intitolata: dalla carrozzeria color Bordeaux Pontevecchio ai cerchi da 17 pollici, di serie sulla Granturismo emiliana. Anche internamente la 695 ha un design tutto suo. Si va dai sedili sportivi in pelle color beige sabbia, alla plancia rivestita in carbon look opaco, alla pedaliera sportiva in alluminio, alla targhetta personalizzata con il numero dell’esemplare. 
Le tecniche della 695 sono sorprendenti: impianto frenante Brembo, sospensioni Koni, trasmissione automatica Abarth Competizione, sound dedicato per un piacere di guida estremo. Il 1400 turbo, portato ora a 180 cavalli estrae dal cilindro 230 Nm di coppia a 3.300 giri. 
Ho provato qualche settimana fa la 500 Abarth classica ed è stato piacere puro. Per i 499 che si aggiudicheranno l’Edizione Maserati assicuro che sarà piacere di guida spinto ai massimi livelli. 
Nota dolente il prezzo, sempre lui a gelare le emozioni. Dando un occhio alla Tributo Ferrari, non dovremmo sgarrare di molto se diciamo che ci vorranno almeno 40-45 mila euro per portarla a casa. Ma potrebbe seriamente valerli. È un Abarth Limited Edition, sarà storia tra qualche anno.


Edoardo

martedì 2 ottobre 2012

LIVE FROM PARIS 2012: LE NUOVE SUPERSPORT ESTREME: MCLAREN P1 E BENTLEY GT3


LE INGLESI A PARIGI: Sempre in diretta da Parigi, sempre con gli occhi puntati sul salone del momento. Questa volta l’inglese è d’obbligo. Parliamo di supercar  d’oltremanica: una idonea solo a tasche copiose e sorde ad ogni grido di crisi, l’altra idonea solo ai più esperti. Stiamo parlando del nuovo gioiellino di McLaren e della super sportiva da pista firmata Bentley. Due regine che contribuiscono a rendere unica e speciale anche questa edizione del Mondial de l’Automobile.

MCLAREN P1: Partiamo dalla casa inglese guidata dall’ex boss della Formula1 Ron Dennis,  e vediamo come quest’uomo, dopo averci stupito con la performante MP4-12C, ci mette davanti ad un oggetto straordinario, una vettura estrema che colpisce a prima vista per il suo fascino. Parliamo della nuova McLaren P1. Derivata direttamente dalla Formula1 e costruita insieme agli ingegneri della squadra corse, la P1 si propone come un alternativa alle supercar di altissima gamma. Tanto  per capirci, il direttore del reparto auto di produzione di McLaren, Antony Sheriff, la definisce come la vettura tecnologicamente più avanzata al mondo e dunque diretta concorrente con l’erede della Ferrari Enzo, in arrivo nei prossimi mesi per gli amanti del cavallino. 
DINAMICITÀ SPINTA: Questa automobile colpisce come un raggio di luce. Immediatamente salta subito all’occhio la forma della scocca, realizzata appositamente dopo ore e ore di test nella galleria del vento per raggiungere la massima aerodinamicità nei movimenti ed un Cx di 0,34. Tale forma, detta a goccia, permette all’aria di confluire facilmente verso l’ala mobile posteriore. Scocca peraltro realizzata interamente, come sulla 12C, in fibra di carbonio per raggiungere l’ambizioso obiettivo dei 1000 chili di massa a vuoto, obiettivo che per altro si sono posti anche a Maranello per la post Enzo. 
È TUTTA LA F1: Tra le tecnologie derivate dalla F1 vi è sicuramente la sopracitata ala mobile posteriore (DRS), che inclinandosi fino a 29 gradi, riduce notevolmente l’effetto di resistenza. 
SOTTO IL COFANO: Di molto interessante in questo bolide c’è tutto, ma sapere cosa abbiano elaborato sotto il cofano è un qualcosa che non vogliamo perderci. E quindi parliamo del motore, che se nei numeri pare quasi normale, sul campo pare sia in grado di offrire prestazioni straordinarie. Il propulsore è un V8 di 3.8 litri capace di erogare 800 cavalli. Se vi state chiedendo come faccia un propulsore di tali dimensioni ad offrire così tanta potenza, la risposta è presto data. La P1 monta il KERS, il noto sistema di recupero dell’energia in frenata di cui sono dotate le F1. Tradotto in prestazioni, la P1 è in grado di raggiungere i 400 km/h. Velocità pressoché identica a quella che viene raggiunta dal W16 della Bugatti Veyron.
MILLE STERLINE PER CAVALLO: Di questa supercar, che oltre alla pura tecnologia utilizza materiali di pregio come le lamiere d’oro intorno ai terminali di scarico posteriori, ne verranno prodotti solo 500 esemplari. Il prezzo? Mille sterline per ogni cavallo, a voi i conti. Una vera auto da sogno...

BENTLEY GT3: Scendendo un gradino sotto la P1, regina indiscussa del salone, troviamo un altro straordinario prototipo proposto da un’altra casa britannica ma di fatto di proprietà di Volkswagen. Parliamo della Bentley Continental GT3. Parliamo di una pura auto da pista. Gli ingegneri Bentley hanno preso la Continental GT di serie e vi hanno messo pesantemente le mani accanto, tirando fuori questa supercar da circuito. Il colpo d’occhio esterno è affascinante e segna il ritorno di Bentley nel mondo delle corse dopo la storica vittoria nel 2003 a Le Mans. È dal presidente di Bentley che arriva la spiegazione del motivo di questo concept: “Sono i nostri clienti che ce lo chiedono, sono loro che sentono l’appartenza di questo marchio al mondo della pista e delle corse.” Con queste parole Wolfgang Schreiber spiega la decisione di costruire la GT3. I dati tecnici purtroppo non sono stati ancora comunicati ufficialmente, i più desiderosi di conoscere i particolari dovranno aspettare. Secondo la normativa FIA per le auto da corsa la GT3 monterà comunque, con tutta probabilità, il poderoso 6.0 V12 da 575 cv della Continental GT di serie, lasciando però la trazione integrale per adottare la trazione posteriore.
La Bentley GT3, sebbene un prototipo ci sia già mostrato, è un progetto in ancora in via di studio e sviluppo. Intanto però ci pregustiamo già il ritorno della Casa di Crewe nel mondo delle corse, che dovrebbe essere intorno alla fine della prossima stagione. Un ritorno di fiamma voluto non solo dai clienti Bentley ma da tutti i fanatici della pista! 








Edoardo