LE INGLESI A PARIGI: Sempre in diretta da Parigi, sempre con gli occhi puntati sul salone del momento. Questa volta l’inglese è d’obbligo. Parliamo di supercar d’oltremanica: una idonea solo a tasche copiose e sorde ad ogni grido di crisi, l’altra idonea solo ai più esperti. Stiamo parlando del nuovo gioiellino di McLaren e della super sportiva da pista firmata Bentley. Due regine che contribuiscono a rendere unica e speciale anche questa edizione del Mondial de l’Automobile.
MCLAREN P1: Partiamo dalla casa inglese guidata dall’ex boss della Formula1 Ron Dennis, e vediamo come quest’uomo, dopo averci stupito con la performante MP4-12C, ci mette davanti ad un oggetto straordinario, una vettura estrema che colpisce a prima vista per il suo fascino. Parliamo della nuova McLaren P1. Derivata direttamente dalla Formula1 e costruita insieme agli ingegneri della squadra corse, la P1 si propone come un alternativa alle supercar di altissima gamma. Tanto per capirci, il direttore del reparto auto di produzione di McLaren, Antony Sheriff, la definisce come la vettura tecnologicamente più avanzata al mondo e dunque diretta concorrente con l’erede della Ferrari Enzo, in arrivo nei prossimi mesi per gli amanti del cavallino.
DINAMICITÀ SPINTA: Questa automobile colpisce come un raggio di luce. Immediatamente salta subito all’occhio la forma della scocca, realizzata appositamente dopo ore e ore di test nella galleria del vento per raggiungere la massima aerodinamicità nei movimenti ed un Cx di 0,34. Tale forma, detta a goccia, permette all’aria di confluire facilmente verso l’ala mobile posteriore. Scocca peraltro realizzata interamente, come sulla 12C, in fibra di carbonio per raggiungere l’ambizioso obiettivo dei 1000 chili di massa a vuoto, obiettivo che per altro si sono posti anche a Maranello per la post Enzo.
È TUTTA LA F1: Tra le tecnologie derivate dalla F1 vi è sicuramente la sopracitata ala mobile posteriore (DRS), che inclinandosi fino a 29 gradi, riduce notevolmente l’effetto di resistenza.
SOTTO IL COFANO: Di molto interessante in questo bolide c’è tutto, ma sapere cosa abbiano elaborato sotto il cofano è un qualcosa che non vogliamo perderci. E quindi parliamo del motore, che se nei numeri pare quasi normale, sul campo pare sia in grado di offrire prestazioni straordinarie. Il propulsore è un V8 di 3.8 litri capace di erogare 800 cavalli. Se vi state chiedendo come faccia un propulsore di tali dimensioni ad offrire così tanta potenza, la risposta è presto data. La P1 monta il KERS, il noto sistema di recupero dell’energia in frenata di cui sono dotate le F1. Tradotto in prestazioni, la P1 è in grado di raggiungere i 400 km/h. Velocità pressoché identica a quella che viene raggiunta dal W16 della Bugatti Veyron.
MILLE STERLINE PER CAVALLO: Di questa supercar, che oltre alla pura tecnologia utilizza materiali di pregio come le lamiere d’oro intorno ai terminali di scarico posteriori, ne verranno prodotti solo 500 esemplari. Il prezzo? Mille sterline per ogni cavallo, a voi i conti. Una vera auto da sogno...
BENTLEY GT3: Scendendo un gradino sotto la P1, regina indiscussa del salone, troviamo un altro straordinario prototipo proposto da un’altra casa britannica ma di fatto di proprietà di Volkswagen. Parliamo della Bentley Continental GT3. Parliamo di una pura auto da pista. Gli ingegneri Bentley hanno preso la Continental GT di serie e vi hanno messo pesantemente le mani accanto, tirando fuori questa supercar da circuito. Il colpo d’occhio esterno è affascinante e segna il ritorno di Bentley nel mondo delle corse dopo la storica vittoria nel 2003 a Le Mans. È dal presidente di Bentley che arriva la spiegazione del motivo di questo concept: “Sono i nostri clienti che ce lo chiedono, sono loro che sentono l’appartenza di questo marchio al mondo della pista e delle corse.” Con queste parole Wolfgang Schreiber spiega la decisione di costruire la GT3. I dati tecnici purtroppo non sono stati ancora comunicati ufficialmente, i più desiderosi di conoscere i particolari dovranno aspettare. Secondo la normativa FIA per le auto da corsa la GT3 monterà comunque, con tutta probabilità, il poderoso 6.0 V12 da 575 cv della Continental GT di serie, lasciando però la trazione integrale per adottare la trazione posteriore.
La Bentley GT3, sebbene un prototipo ci sia già mostrato, è un progetto in ancora in via di studio e sviluppo. Intanto però ci pregustiamo già il ritorno della Casa di Crewe nel mondo delle corse, che dovrebbe essere intorno alla fine della prossima stagione. Un ritorno di fiamma voluto non solo dai clienti Bentley ma da tutti i fanatici della pista!
Edoardo
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